Nel 2017 le auto inizieranno a dialogare tra loro e anche Fiat parteciperà alla 'conversazione'

Dal  2017 le auto inizieranno a dialogare tra loro. Non è follia, ma una   nuova strategia ideata dal Ministero dei Trasporti statunitense per   migliorare la sicurezza del  guidatore e dei passeggeri Photo by Krzysztof Kowalik on Unsplash

Dal 2017 le auto inizieranno a dialogare tra loro. Non è follia, ma una nuova strategia ideata dal Ministero dei Trasporti statunitense per migliorare la sicurezza del guidatore e dei passeggeri.

Nei giorni scorsi i funzionari del dicastero in questione hanno comunicato che entro il 2017 le case automobilistiche saranno obbligate a montare sui loro modelli un particolare dispositivo chiamato V2V, cioè “vehicle to vehicle communications” (comunicazioni tra veicoli), conosciuto anche come “Dedicated Short-Range Communications” (comunicazione riservata a corto raggio).

Tra tre anni, in pratica, su ogni macchina circolante negli Usa sarà installato un sistema capace d’informare, in tempo reale, circa la presenza di altri veicoli provenienti dalla direzione opposta, ma anche di lanciare segnali di allarme in caso di ostacoli improvvisi sulla propria traiettoria. Il dispositivo, che funziona come una specie di radar, dialogherà con il computer di bordo dell’autovettura a cui è riservato il compito di comunicare al conducente eventuali pericoli presenti in un diametro di circa 300 metri. Il V2V, stando ai suoi ideatori, permetterà una riduzione degli incidenti di circa l’80%. David Friedman, capo della Sicurezza del traffico sulle autostrade del Department of Transportation, è convinto dell’efficacia di questa tecnologia a tal punto che ha scomodato l’aggettivo “rivoluzionaria” per qualificarla. “Siamo di fronte a una nuova tappa a favore della sicurezza - ha dichiarato Friedman alle agenzia di stampa di mezzo mondo - un po’ com'è accaduto in passato con le cinture di sicurezza, gli airbags e i sistemi di autobloccaggio elettronico delle ruote”.

Anche Chrysler, come del resto tutte le case automobilistiche statunitensi, sarà interessata da questa partita ed essendo strettissima la connessione con Fiat, non è da escludere che su tutte le auto nuove del Gruppo, nel giro di pochi anni, sia installato il V2V. Magari non proprio nel 2017, essendo l’Europa costantemente in ritardo su questi temi, ma certamente i prossimi modelli del Lingotto saranno predisposti per accogliere questa tecnologia. 

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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