Emissioni co2 camion, possibili soluzioni

Gli automezzi di grosse dimensioni, alimentati a gasolio ed adibiti al trasporto di merci, sono notoriamente veicoli a forte impatto ambientale Photo by Virpeen Syp on Unsplash

L’inquinamento è uno dei problemi che più affligge la comunità umana nel XXI secolo. Si parla di inquinamento oramai da molti decenni poiché il problema si è andato evidenziando progressivamente fino a richiedere una vigilanza a livello globale, senza però aver trovato soluzioni che risolvessero del tutto o in parte l’annosa questione.  L’inquinamento globale ha varie cause, tralasciando quelle legate alle pratiche criminali, le più significative sono riconducibili agli scarichi industriali, alle emissioni dei veicoli alimentati prevalentemente ad idrocarburi e agli scarichi degli impianti di riscaldamento nel periodo invernale. Va infine osservato come l’inquinamento non riconosca confini, geografici o giuridici che dir si voglia. Un paese può avere una condotta virtuosa in materia di inquinamento, ma questa condotta può venire facilmente vanificata da un paese confinante non altrettanto virtuoso.

Gli automezzi di grosse dimensioni, alimentati a gasolio ed adibiti al trasporto di merci, sono notoriamente veicoli a forte impatto ambientale. Tuttavia la tecnologia ha sensibilmente ridotto le emissioni di co2 dei camion. Sotto la spinta di una normativa via via più stringente da parte del legislatore, i bestioni delle autostrade hanno prodotto sempre meno scorie nocive ed i mezzi di nuova generazione daranno un ulteriore contributo grazie all’obbligatorio equipaggiamento basato su motori diesel euro VI.  Per ottemperare alla normativa, ad esempio, FPT Industrial, nota azienda che opera a 360° nel campo dei motori e della componentistica per automezzi, ha deciso di investire sull’aumento dell’efficienza della combustione del propulsore allo scopo di ridurre le emissioni di particolato.

Grazie a questa intuizione non è più necessario ricorrere al sistema di ricircolo dei gas di scarico che se da un lato comporta una riduzione delle emissioni di NOx, dall’altro aumenta la produzione di particolato compromettendo al contempo l’efficienza ergonomica della combustione nel motore. Questa tecnologia si giova in ultima analisi, dell’introduzione di un filtro DPF passivo la cui interposizione cattura efficacemente il restante particolato, sfuggito ad una prima scrematura.  Una tecnologia semplice e geniale al contempo, in grado di superare positivamente le severe normative europee legate alla certificazione euro VI.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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